See-goal racconta il viaggio verso la meta più lontana e difficile: dentro noi stessi. Un luogo sconosciuto dove sogno e veglia si incontrano, un luogo costruito su architetture dinamiche che gettano luci ed ombre in perenne trasformazione, un luogo popolato da creature vive in continua evoluzione. È il luogo dove cerchiamo il nostro io più profondo, custodito e nascosto dalle gabbie che la mente e il corpo creano attraverso consuetudini culturali-sociali ed esperienze sensoriali. È il luogo dove le parole diventano immagini, i suoni musica e il pensiero danza: linguaggi universali propri ad ogni uomo o donna di questa realtà. See-goal è un racconto audio-visivo, una libera interpretazione del romanzo di Richard Bach "Il gabbiano Jonathan Livingston", formato da quattro episodi (il quarto con due finali distinti), realizzato attraverso una coreografia di 4 ballerini che danzano dentro un mondo onirico. Le immagini create hanno i tratti mutevoli tipici dei sogni: visioni filtrate della realtà per forma, colore e dimensioni. sono elementi frammentati dai colori ora vivaci ora spenti, nascono e scompaiono nel nulla della fantasia, sono porte che si aprono e chiudono in profondità.
See-goal tells the journey toward the hardest and farest goal: deep inside ourselves. An unknown place where dreams and wakefulness meets each other, a place built on dynamic architectures that get lights and shadows in constant transformation, a place populated by creatures in evolution. It's where we look for our innermost self, hidden by cages that mind and body created through cultural practices and social experiences. It's where the words become images, sounds become dance and thoughts become music: universal languages specific to each man or woman of this reality. See-goal is an audio-visual narrative, a free interpretation of the novel by Richard Bach "Jonathan Livingston Seagull", that consists of four episodes (the fourth with two different endings), achieved through a choreography of four dancers who dance in a dreaming world. The images are typical signs of dreams: reality visions filtered by shape, color and size. Fragmented elements are now vibrant colors now extinct, appear and disappear into fantasy, they are doors that open and close deeply inside ourselves.